










Questa è la novità. Il 28 agosto Tre Allegri Ragazzi Morti terminano ufficialmente il loro tour a Cagliari e si prendono un po’ di tempo per scrivere e progettare nuove canzoni. Il 17 settembre ci sarà comunque un evento molto importante, la prima serata dell’etichetta La Tempesta. Il concerto avrà luogo nei pressi di Vicenza, per la precisione a Zanè, e vedrà alternarsi sul palco I Melt, Moltheni, Giorgiocanali&rossofuoco e Tre Allegri Ragazzi Morti, oltre ad altre attività che avranno luogo durante il pomeriggio di cui presto vi informeremo. È da tempo che si pensava di organizzare questo spettacolo e finalmente ci siamo riusciti, tutti gli artisti de La Tempesta sullo stesso palco, lo stesso giorno. Il concerto sarà inoltre gratuito, suggerita un offerta di €2.
La scaletta prevede questo alternarsi in questi orari:
20:00 I Melt
21:00 Moltheni
22:00 Giorgio Canali & Rossofuoco
23:00 Tre Allegri Ragazzi Morti
La sera del concerto sarà disponibile una maglietta col nuovo disegno della tempesta curato, come la locandina, da Alessandro Baronciani. Non è bellissima?
Durante il pomeriggio ci saranno molteplici attività, vi riportiamo per ora la locandina dello spettacolo intitolato “Ho visto una stella cadente” della Compagnia Trasversale che inizierà attorno alle 18:30:
Come arrivare a Zanè?
Imboccare autostrada A4 Milano-Venezia
Nei pressi di Vicenza, prendere l’uscita Autostrada Valdastico A31 direzione Piovene Rocchette
Uscire al casello di Thiene (penultima uscita)
Seguire direzione Zanè / Asiago.
Giunti a Zanè seguire le indicazioni Impianti Sportivi / La Tempesta
Il concerto si terrà anche in caso di maltempo poiché il palco è coperto. È chiaro che se arriva una tempesta vera e propria bisognerà rinunciare allo spettacolo. R’n’r.
Il 25 agosto TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI suoneranno a Pordenone. Precisamente a Villanova, il quartiere popolare nella parte sud della città, il quartiere dove Davide ha passato la sua adolescenza e al quale è ispirato il primo vero libro a fumetti da lui realizzato nel 1992 assieme a Giovanni Mattioli e che si intitola “Animali”. Il libro è ambientato in un quartiere molto simile a Villanova e le foto che sottolineano gli inizi dei capitoli sono state scattate proprio nel quartiere.
L’isola è piccolissima, dentro la laguna di Grado. Si chiama MOTA SAFON ed è stata la base operativa per le riprese del film MEDEA di Pasolini.
Domani, 9 Agosto, sarà piena di allegri ragazzi morti, per ascoltare le voci e le canzoni attorno al pensiero di PIERPAOLO PASOLINI. Un MOSTRO, un mosto della cultura italiana del ‘900… un mostro come noi.
Poi, sempre a proposito di mostri, il Señor Tonto (pirata) coglie l’occasione e offre una selezione di links a tema sui mostri marini, tutte le creature acquatiche che potrebbero attaccare il battello degli allegri ragazzi morti nella laguna di Grado.
La carriera di Federico Fiumani, in arte Diaframma, è un testamento spirituale all’orgoglio dell’autoproduzione e dell’autodeterminazione ideologica per quanto riguarda la storia della musica indipendente italiana. Trascorsi minimalisti, nichilisti, protopunk. Federico Fiumani è cattivo, ironico, odioso, cinico, rabbioso, passionale, poetico, stonato, intenso, volgare e aulico al contempo: Federico Fiumani è un pezzo del Rock italiano indipendente. L’album vede la partecipazione straordinaria di artisti estimatori di Federico del calibro di Max Casacci dei Subsonica, Cristina Donà e Madasky.
La dodicesima ed ultima traccia di questo nuovo cd porta il titolo Tre Allegri Ragazzi e racconta la giornata d’amore di una coppia che si conclude con l’incredibile spettacolo della vita e della morte di Tre Allegri Ragazzi come noi alla Flog di Firenze… ed è tutto vero!
Lo trovate su www.self.it
I Joan of Arc tornano alla carica e si confermano come uno dei gruppi più prolifici della storia. Vi riporto la notizia tale e quale.
INDEPENDENT DAY
LOVE OF EVERYTHING
Ultimamente non riesco a fare a meno di questo disco, Total Eclipse of the Heart. Lo ascolto più volte al giorno e non mi stanca mai, apparentemente acustico e lento, sprigiona forti emozioni e tira più di qualsiasi disco heavy. La voce di Bobby Burg può sembrare un po’ stonata ma è una questione di stile!
GANG GANG DANCE
Bella sorpresa questo disco intitolato God’s Money edito dalla Social Register. Allineati ad Animal Collective hanno in realtà qualcosa di più darkeggiante e percussivo nel loro suono. Time Out recensisce questo disco dicendo che Gang Gang Dance sono riusciti a trovare il punto g dell’universo… bravi!
LIFE WITHOUT BUILDINGS
Il bellissimo nome di questa band scozzese è preso da un pezzo dei Japan. L’obiettivo è semplice, canzoni dritte e pop, ispirate a Talking Heads, Television e PIL. La voce di Sue Tompkins è sempre sopra le righe, tiene svegli e attenti. Il gruppo si è sciolto nel 2002 dopo aver conquistato il cuore di tutti i DJs inglesi. Da ascoltare in macchina mentre si guida lungo la costa.
ARCHITECTURE IN HELSINKI
Questo ottetto australiano ha pubblicato quest’anno il bellissimo In Case We Die. Sanno suonare e di conseguenza utilizzano moltissimi strumenti oltre ai classici basso, chitarra e batteria, come sintetizzatori, clarinetti, ottoni, glockenspiel e campionamenti vari. L’insieme oscilla tra l’indie, il pop e l’elettronica: un disco complessivamente molto piacevole.
Arrivano i mostri marini…
LA TERRA DEI MORTI VIVENTI
La terra dei morti viventi è l’ultimo film di Romero e chiaramente prosegue la saga sugli zombi di cui il regista è da sempre portabandiera. A mio avviso questo ultimo episodio non spaventa, non emoziona e non fa riflettere, insomma non lascia alcun segno. I morti viventi sono organizzati e hanno obiettivi, imparano ad attraversare i corsi d’acquae ad evitare d’imbambolarsi davanti ai fuochi d’artificio, ma non mettono mai in crisi gli umani e tutto sembra scorrere via senza neanche un colpo di scena.
SAVOLTANS
C’è questa piccola casa editrice che sta organizzando e proponendo delle cose interessanti. Ho da poco letto l’ultima pubblicazione, riporto fedelmente il commento in quarta di copertina perché mi sembra dica già tutto.
Andrea Dario Formica / Tubi fritti (2005)
Non avete mai scritto dei vostri amori per paura di risultare banali e scontati? Nessun problema, ora potete fare vostra la storia di Dario che questo timore non lo ha avuto uscendone vittoriosamente perdente. Vittoriosamente perdente perché la tanta vita chiusa dentro Tubi fritti sa di trionfo tanto quanto una gatta che si allontana per sempre da casa sa di sconfitta. È in questo libro che si muove il cronista dei sentimenti che non vuole mettere in rima il trinomio cuore-amore-dolore. È in queste pagine che il pendolarismo amoroso in lungo e in largo per lo stivale, si trasforma in un viaggio alla scoperta del bene e del male che due forse-metà possono regalarsi. Che voi facciate di nome Dario o Monica non conta, l’importante è avere il coraggio di ammettere che l’amore può stroncare.
(Andrea Pilia)
CLAP YOUR HAND SAY YEAH
Sono stato chiaramente colpito dal nome di questo gruppo americano, m’immaginavo qualcosa di continuamente bilanciato dall’aiuto del pubblico, qualcosa di simile a certi Make Up d’annata con insistiti yeah yeah e clap clap. Niente di tutto ciò, il gruppo ha un suo stile molto preciso che mi sembra fresco e divertente, nonostante la venatura malinconica propria del genere. Vengono alla mente Psychedelic Furs (Upon This Tidal Wave of Young Blood è quasi un plagio!) e Talking Heads. Non male.
OFFLAGA DISCO PAX
Ppensieri deboli, mutui quinquennali, ideologia a bassa intensità.
Questo nuovo gruppo di Cavriago, centro alle porte di Reggio Emilia, è interessante per molti aspetti. Da un lato ricordano i Massimo Volume per la voce narrata più che cantata, dall’altro i CCCP per i continui riferimenti politici. Le musiche sono coinvolgenti e personalmente mi fanno pensare agli Arab Strap anche se ogni riferimento è indicativo vista la loro originalità. Il loro sito è un diario in continuo movimento e vi consiglio di darci un’occhiata. Cosa può pensare una ragazza americana di un gruppo come gli Offlaga Disco Pax? Qui trovate una recensione di un loro concerto fatta da orecchie straniere.
DISCO DRIVE
I Disco Drive sono un trio torinese che ha nel cuore un sentiero preciso che porta dall’hard-core al più recente funk-punk stile Rapture/Radio 4/!!!. Sono molto energici e dal vivo non vanno assolutamente persi. Anche il disco è un buon concentrato di ritmi forsennati che non vi farà stare fermi. Trovate maggiori informazioni su di loro cliccando qui.
Il 9 agosto ci sarà una serata unica per i Ragazzi Morti: porteranno su un’isola lo spettacolo dedicato a Pasolini e con esso porteranno anche il pubblico. Per raggiungere l’isola Mota Safon serve un’ora di barca, cento all’incirca i posti disponibili.
Per le prenotazioni della serata ci si deve rivolgere all’agenzia Timon a la via di Grado (tel. 0431 876366). Si partirà da Grado intorno alle 19:00, dopo un’oretta di catamarano si arriverà all’isola, si farà un piccolo spuntino bevendo in compagnia e verso le 21:00 inizierà lo spettacolo.
Sulla barca selezione musicale curata dal Señor Tonto Pirata. Chi verrà si ricordi di portare la maschera dei Ragazzi Morti o le maschere ispirate ai sacchetti del pane, come nella foto. Durante lo spettacolo verranno fatte alcune riprese video che faranno parte del nuovo progetto “segreto” dei Tre Allegri.
Alla fine si rientrerà in centro a Grado. Chi è interessato può telefonare già da oggi. Il costo della serata “tutto compreso” è di €15. Surreale e indimenticabile.
Il mio nuovo libro si intitola LE ROI BLANC, in italiano IL RE BIANCO.
E’ un romanzo a fumetti di circa 160 pagine, che racconta il viaggio che ho fatto nell’inverno del 2003 al capezzale del gorilla albino dello zoo di Barcellona COPITO DE NIEVE che, malato di cancro, sarebbe morto dopo poche settimane.
In questo blog ho raccontato il viaggio e se cercate nell’archivio trovate quei pezzi.
Copito ha anche ispirato il titolo del nostro ultimo disco, IL SOGNO DEL GORILLA BIANCO.
Ma oggi che il libro è terminato (sarà in libreria i primi di settembre) posso dire che dentro c’è molto altro.
C’è la ricostruzione della biografia dell’animale unico, ma questo libro è anche il mio 8 e 1/2. Forse è proprio il mio ottavo e mezzo libro (da questo il titolo del film di Fellini che cito) o forse è il mio decimo (dobbiame vedere se ritenere libri o meno le Raccolte di FANDANGO) ma dentro ci sono molte cose che me lo fanno apparire come il mio 8 e 1/2. Il libro racconta di uno scrittore, io, in viaggio per costruire una storia. Il viaggio, da Genova a Barcellona, per finire a Londra è il pretesto per raccontare il rapporto fra l’uomo e il resto dei viventi. E ancora la biografia del gorilla è uno spaccato sul rapporto degli umani con la malattia e la morte.
Ma è soprattutto il modo per mettere a contatto due generazioni: quella dei quarantenni e quelle dei ventenni incarnati rispettivamente da me e da una co- protagonista. Una ragazza di vent’anni, Sara, che segue lo scrittore nel suo viaggio mettendo a nudo la sua presunzione e anche la mia sensibilità.
Di seguito ho pubblicato lo storyboard delle prime venti pagine de IL RE BIANCO. In queste prime pagine, ambientate in Africa nel 1963-65 circa, racconto la nascita del gorillino ma le ho pubblicate perchè sono fiero di come ho disegnato e sceneggiato e volevo condividere con voi.
CECCANO (FR), 1-2-3 LUGLIO Piazzale Bachelet
INGRESSO GRATUITO