Si tratta del secondo singolo estratto da “La seconda rivoluzione sessuale”, l’ultimo fortunato album di Tre allegri ragazzi morti, uscito lo scorso febbraio per La Tempesta Dischi. “Un brano nato per far ballare”, per citare le parole di Davide Toffolo, “una metafora ballerina della difficoltà dell’esistere”. Affidato alla regia di Diego Lazzarin, il video racconta la storia di una ragazzo che, dopo essersi perso in un bosco, si ritrova in un villaggio fantastico, abitato da strani personaggi, nel quale, vista la sua unicità, viene messo sotto contratto dal direttore di un circo. Il video è una sorta di omaggio allo show del circo americano e ai suoi interpreti, oltre che all’immaginario del trio pordenonese: bambini lupo, fratelli siamesi, donne barbute (interpretata dalla nonna del regista), ragazze proiettile, ragazzi televisione, adolescenti zombi, uomini cane. Il tutto filtrato dal visionario obiettivo di uno dei giovani registi più sorprendenti del panorama italiano, Diego Lazzarin, già dietro alla macchina da presa per Bugo e Postal Market e vincitore dell’edizione 2005 del concorso Sony. Il gruppo mascherato si diverte a giocare ancora una volta con la propria immagine pubblica, offrendo porzioni delle proprie facce fino ad ora mai svelate, se non ai concerti. Così Davide Toffolo diventa un uomo lupo, Luca Masseroni si sdoppia ed Enrico Molteni interpreta un ragazzo con testa a forma di televisore, campione di giochi elettronici. Il video è stato girato con una tecnica sorprendente in cui la stop motion alla Tim Burton si fonde a frammenti di girato e di 3D senza soluzione di continuità. Nella lezione di Michel Gondry, Lazzarin ha dato dei Ragazzi morti una rappresentazione molto vicina alla loro versione fumettistica, perciò mai così reale.