Quattro regali (Magnus)

Di Eltofo, 27 Marzo 2006

Dopo la piccola mostra che ho portato a Napoli Comicon, ormai è risaputo che farò questo lavoro su Magnus.
La cosa bella di questo viaggio è che tutte le persone alle quali ho raccontato del progetto mi hanno regalato un frammento del loro Magnus.
E così la mia ricerca diventa anche un piccolo documento su come alcune generazioni di autori hanno un ricordo di questo che penso sia stato uno degli autori più originali dell’ intero globo.
Andrea Palazzi ha realizzato una bellissima intervista, poco prima che il maestro morisse e che è diventata il corpo centrale di un libro, AL SERVIZIO DELL’ EROE.
A Napoli siamo tutti un pò schiacciati dai premi. Si chiamano Attilio Micheluzzi, un autore, coetaneo di Magnus. Io sono in gara. Igort è in gara, Gipi è in gara, siamo in una cazzo di gara che forse ti prende la testa. Per quanto riesci a stare leggero se ti mettono dentro una gara, direi che la devi vincere. Altrimenti che fai la gara a fare?
In questo contesto Andrea mi ricorda che mai Magnus vinse premi importanti. Neanche quando, uno Jellow Kid virtualmente già vinto con un capolavoro a caso, in quei tardi anni 80 ( solo capolavori ha realizzato) non entrò neanche nelle nomination a causa della natura altamente trasgressiva della sua opera. Un pornografo non può certo vincere nel paese dei preti e nella città santa, Roma, tanto meno.
Vocazione, quella di Magnus alla trasgressione. Certo vocazione ad essere un out sider, un maledetto o per lo meno uno scrittore lontano dal POTERE. E così io spiego la memoria corta di quasi tutte le voci giornalistiche che a dieci anni dalla scomparsa del maestro non hanno sprecato una riga per ricordare quel tormentato, amatissimo talento. Ma in fondo non è italiana la pop-art. La viviamo come una trasgressione di per sè. Siamo in Italia, frazione di Europa, provincia degli Stati Uniti ma ancora lontani da accettare la realtà che la nostra storia passi attraverso i prodotti culturali. E il fumetto è il prodotto culturale per eccellenza. Pezzi di arte che esistono solo nella riproduzione.
Dico ad Andrea che quello che cerco ora è una cronologia… una cronologia dei fatti riguardanti la vita del maestro e una dei fatti intorno, della storia insomma. La sua è una vita che ha percorso 30 anni di editoria italiana. Forse devo partire proprio da una coronologia.
Enrico Sist (alcuni di voi conoscono come SENOR TONTO), che è il più bravo ricercatore in Rete di cose che riguardano i fumetti, musica e varie novelty ha comperato da poco una raccolta di Gasoline Halley dove all’ inizio del libro si vede una cronologia ‘comparata’ simile a quella che cerco anch’ io.
MA TORNIAMO AI REGALI.
PRIMO REGALO:
Sempre a Napoli, durante la fiera, sono andato a pranzo con Alfredo Castelli.
Mi dice che la mia ipotesi gli piace e che forse sarebbe bello intrecciare la storia di Magnus con quella di un altro disegnatore…. ( Non so cosa abbia in testa Castelli ma davvero la storia è questa. Il secondo disegnatore in realtà sono io, o quello che io sono. Un disegnatore di fumetti in un altro momento della storia del fumetto. Vedremo.)
Mi racconta di una sua ricerca. Sta cercando notizie sulle intersezioni dei media nell’ America degli anni 10. Alle origini di tutto. Mi racconta di aver trovato notizie sulla telefonia delle origini e dell’ invenzione del notiziario al telefono. Un servizio simile a quello usato nei telefonini di oggi. Notizie tutta la giornata intramezzate da racconti tratti dalle storie a fumetti di allora. Un periodo felice, dove le invenzioni letterarie intrecciavano le potenzialità dei nuovi media con una certa naivitè . Cose che interessano a noi. Fumettari del terzo millennio. Come diceva Scozzari, avanguardia con un linguaggio da retroguardia. Non vedo l’ ora di leggere il nuovo libro di Scozzari. Si intitolerà, mi sembra di aver capito “ Trattato sull’ arte bambina” …il fumetto insomma.
SECONDO REGALO:
Enrico Sist mi dice che questa dell’ intrecciare storie diverse gli sembra una bella idea e che storie simili a quelle di un disegnatore italiano di nome Magnus, nell’ america degli anni ’40, ’50 ce ne sono molte. Perchè in quella terra di conquista le cose sono successe prima. Almeno trentanni prima. Potrebbe diventare interessante, giocando come metafora, per sfuggire a quello che molti danno già per certo. Non mancheranno i problemi per la realizzazione di questa specie di biografia. Come farai a disegnarei Kriminal, o parlarne? Come farai per I DIRITTI? Una sfida nella sfida.

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TERZO REGALO:
Paolao Baccilieri mi racconta di quando, con Staletti, agente di Magnus per l’ opera LE 110 PILLOLE, verso la metà degli anni ’80, lui giovanissimo autore, andò a casa di Magnus che si presentò salutando dal bagno, con la testa e la faccia completamente avvolti da schiuma da barba. Solo i baffi e gli occhi dentro la schiuma. Perchè gli piaceva radersi completamente. Come un Monaco. Si vede nelle foto.
Mi racconta che Magnus abitava in una casa borghese, in via Toscana a Bologna dove, nel salotto, un grande disegno murale di sapore Cina Popolare decorava la stanza. Un Disegno suo. Per un disegnatore di fumetti un pezzo di grande arte. Per I padroni della casa, al momento della scadenza del contratto di affitto un grosso problema. Mi dicono che Magnus si chiudesse spesso in bagno. Ci stava ore. Forse giorni. Cosa ci sia davvero dietro quella porta apparentemente quotidiana di un bagno, forse presto scoprirò.

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QUARTO REGALO:
Onofrio Catacchio, quando gli dico della mia nuova avventura mi guarda negli occhi che brillano. Noi che facciamo I fumetti siamo così, ci brillano gli occhi per alcune cose, prende una leggerissima pausa e mi dice:- va bene Davide, ti dico questa. Un giorno Magnus mi disse :- La vedi questa mano? E indicava la mano sinistra. Questa è la mano dello sceneggiatore. La storia si fa così. E indicando per primo il pollice:- INIZIO, il pollice, PERSONAGGI, l’ indice, AZIONE, il medio, FINALE, l’ anulare e L’ EPILOGO, il mignolo. E la quantità di pagine come le dita. L’INIZIO più corto dei PERSONAGGI, più corti dell’ AZIONE e così via.

Il viaggio è davvero cominciato. Viva I fumetti.
(Approposito di Premi: a Napoli hanno vinto Igort e Gipi.)