Settembre/Ottobre 2005

Di Enrico, 1 Settembre 2005

Per l’occasione sudamericana ci siamo fatti aiutare dagli amici Dwomo (www.dwomo.com) nella traduzione di alcune canzoni… ecco il risultato!
“Vengan, señores, vengan! En esta bellísima plaza, el increíble espectáculo de Tres alegres chicos muertos. Tres alegres chicos muertos bailarán, tocarán y cantarán para ustedes. El increíble espectáculo de la vida… El increible espectáculo de la muerte.”

NON MI MANCA NIENTE – NO ME FALTA NADA
No me falta nada…
No tengo nada…

LA DECISIONE – LA DECISIÓN
Cuando la decisión se hace tan cercana
Y gélida te prende de la mano
Sería bello que se tomara por sí sola
Necesita tanto de mí, necesita tanto que yo
Necesita que lo grite ahora y cada vez más fuerte

VOLO SULLA MIA CITTÀ – VUELO SOBRE MI CIUDAD
Vuelo sobre mi ciudad con la bicicleta
Y finjo ignorar cuánto me duele una caída
Con la luna enganchada a mis espaldas
La mente llena de pétalos de tí
Vuelo sobre mi ciudad con la bicicleta
Vuelo sobre mi ciudad, espero que no sufra al quedarme sólo
Y si llega un sobresalto y si ese sobresalto…
Me hace caer, me hace caer
Y si yo me sobresalto, y si yo me sobresalto…
Estoy ahora como siempre he estado
Como un niño en el corazón del prado
En medio de una hierba más alta que yo
Sigo estando ahora como siempre he estado
Y si llega un sobresalto, y si ese sobresalto…
Me hace caer, me hace caer
Y si llega un sobresalto, y si llega un sobresalto y si llega el sobresalto
Y si llega un sobresalto y si llega un sobresalto y si llega el sobresalto…

VOGLIO – QUIERO
Quiero respirar como un animal
Quiero estar bien como un animal
Confío en dormir al menos como un animal
Y conseguiré jugar como un animal
Quiero revolcarme como un animal
Ahora quiero olerte como un animal
Quiero aprender a estar sólo como un animal
Enfrentar cada peligro, y al ser un hombre yo no puedo hacerlo
No soy un animal
Respirar, correr, descansar, ladrar, continuar haciendo el amor, morir, aullar, revolcarse, correr, dormir, respirar, morir…

PICCOLO BORGHESE – PEQUEÑO BURGUÉS
Pequeño burgués sin identidad
Si llegas a fin de mes, cualquiera reirá
Las deudas que tienes y que no dejas ver
Si llegas a fin de mes, cualquiera reirá

I’M IN LOVE WITH MY COMPUTER – AMO A MI COMPUTADORA
Será culpa del río, o que vivo en el culo del mundo
Será que me he convertido en un dibujo animado
Será que recuerdo muy bien cuando parecía posible
Amo a mi computadora

DUE MONDI – DOS MUNDOS
Un mundo veloz, y otro más lento
Viven el mismo tiempo, respiran el mismo viento
Un hombre veloz, y otro más lento
Viven (en) el mismo tiempo, respiran el mismo viento

SONO MORTO – ESTOY MUERTO
No será el humo de marihuana, la fiebre del fin de semana
Será que estoy desesperado, o que me encuentro consumado
Estoy muerto
Será por mis amigos malos, será aquello que no dices
Será aquello que no digo, será por esto que te maldigo
Será que estoy siempre sólo, o que no tengo otra expectativa
O que trabajo por la libertad, o que cambio toda mi bella edad
Estoy muerto
Sólo por quedarme un poco más contigo

CRIPPLE CROW
Ormai gli appassionati di musica si dividono in chi ama e in chi odia Devendra Banhart. Io sto dalla parte di chi lo ama. È così assurdo che un giovanissimo (del 1981) ragazzo mezzo texano e mezzo venezuelano molto fricchettone riesca a far innamorare platee sempre più vaste? Secondo me no. Canta come un usignolo, si diverte e diverte, spazia dal Nick Drake più intimista (Now That I Know fa piangere) alle atmosfere sud americane (Santa Maria da Feira) con una facilità che per alcuni è spiazzante. Ma lui, per me, è puro come pochissimi altri musicisti dei nostri giorni. Ascoltate tutto Cripple Crow, 22 canzoni più un regalo sotto forma di MP3 per chi legge il Cd con il computer…

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Devendra è così sulla bocca di tutti che ormai lo si cita a sproposito. Sono andato a vedere l’osannata (da Blow Up) Josephine Foster supportata da Mi and L’au, duo franco-finlandese che ha lasciato l’isolamento della propria dimora nei boschi finnici per riprendere contatto con il mondo. Entrambi i gruppi venivano presentati come simili a Banhart… ma per piacere! Mi and L’au sono stati comunque bravi, dolci arpeggi sconnessi e melodie soffuse e appenna sussurrate. Molto bella la voce di lui. Allego foto per dare l’idea:

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Di Josephine posso solo riportare alcuni commenti, tipo: “Quando è troppo è troppo: è troppo!“, oppure: “Dovrebbe andare alla Corrida ed imitare il violino con la voce… vincerebbe!“. Ecco la sua foto:

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SE PIOVE LA NOTTE DE LA TEMPESTA
Era tutto pronto per la notte de La Tempesta programmata per sabato 17 settembre ma purtroppo l’insistente maltempo ha mandato tutto all’aria. Peccato, perché la giornata avrebbe potuto essere divertente e proprio per questo motivo ci impegneremo a riproporla in forma itinerante durante il prossimo inverno, al chiuso. Chiediamo scusa a tutte le persone che sono arrivate lo stesso sul luogo del concerto.

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MUSICA PER DROGATI
Scampoli di musica alterata, malata e trasversale è il sottotitolo che specifica meglio (come se non bastasse musica per drogati) l’intento di ricerca e critica musicale che Barnaba Ponchielli (redattore di Zero, collaboratore di Rolling Stone e Losing Today) si è prefisso per il suo blog. In questi giorni campeggia in apertura di pagina il disco del Señor Tonto… Scorrendo con il mouse tra i titoli recensiti e consigliati sono sicuro che troverete molta musica gustosa per dare giusta colonna sonora ai vostri pensieri. Da bookmarkare!

MAGAZINE

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Ultimamente sta tornando alla ribalta la new wave o post-punk o come lo volete chiamare. Ne sono alfieri gruppi come Franz Ferdinand, Interpol, Bloc Party, Arcade Fire, Editors, Futurheads, Maximo Park… e chi più ne ha più ne metta, sono veramente tanti. Sono tutti gruppi comunque bravi e credibili che mi piace ascoltare e soprattutto vedere dal vivo, ma non riesco a smettere di ricercare tra i cataloghi di quei tardi anni settanta i dischi originali, da cui tutti oggi traggono “liberamente” ispirazione.
In questi giorni sto ascoltando molto il primo disco dei Magazine (Real Life), la band che Howard Devoto formò nel 1977 a Manchester dopo aver lasciato i Buzzcocks. Si sente ancora l’energia del punk ma la formula è arricchita di melodie e arrangiamenti che tendono l’orecchio verso Bowie e Roxy Music. Costa poco, come c’è scritto sulla copertina…

MONOCHROME SET

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I Monochrome Set si formarono a Londra nel 1978 dalle ceneri di un gruppo chiamato B-Sides (da cui nacquero anche Adam & The Ants). Il gruppo ha avuto una storia lunga ma forse il picco è stato proprio Love Zombies, in cui le capacità compositive raggiungono l’apice. Un ottimo mix di pop, ballate e rock/punk alternativo. Da ascoltare in loop per ore e ore.