Quando eravamo swing

Di Enrico, 5 Maggio 2015

Tre allegri ragazzi morti & Abbey Town Jazz Orchestra
La Tempesta Dischi, martedì 26 maggio 2015 (CD, LP, DL)

locandina per sito tarm

Quando eravamo swing è il regalo di una grande orchestra di jazz (l’Abbey Town Jazz Orchestra) alla musica e all’immaginario di Tre allegri ragazzi morti e con loro a tutta la musica indipendente italiana. Gli arrangiamenti in stile swing o esotico riconsegnano alle canzoni di Tre allegri ragazzi morti vita nuova e allo stesso tempo classica. Gli arrangiamenti accompagnano con naturalezza le melodie della band friulana ripercorrendo tutta la loro storia, da Occhi bassi a I cacciatori quindi da Mostri e normali a Il giardino dei fantasmi. Spesso sembra di ascoltare le versioni originali dei brani. Fate una prova con La mia vita senza te o con Signorina Primavolta.

Queste le prime date confermate:
01-06-2015 Piazza del Popolo – San Vito al Tagliamento (PN)
06-06-2015 Sound Vito Festival – Legnago (VR)
13-06-2015 Happening Cooperative / Lazzaretto – Bergamo
04-07-2015 Indiependence Festival – Collegno (TO)
30-07-2015 Suoni di Marca – Treviso

Quando eravamo swing, registrato in presa diretta nel bel Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento (in provincia di Pordenone) sotto la direzione del pianista Bruno Cesselli e rifinito all’Alambic Conspiracy Studio da Paolo Baldini, mette per la prima volta assieme musicisti di area stilistica diversa attorno ad un progetto comune. Davide Toffolo canta tutte le canzoni, Luca Masseroni offre il suo drumming reggae alle canzoni Puoi dirlo a tutti, La faccia della luna e Primitivi del futuro. Enrico Molteni compare al basso in Occhi bassi. Guest vocale nel disco Maria Antonietta che reinterpreta il primo successo di Tre allegri ragazzi morti (Occhi bassi) e che duetta con Davide nella versione Gershwiniana de Il mondo prima. Alfredo Puglia arricchisce Prova a star con me un inverno a Pordenone con la sua voce virtuosa e Jacopo Garzia, uno dei due gemelli Mellow Mood, ci porta direttamente in Giamaica sul finale di Puoi dirlo a tutti. Primitivi del futuro offre lo spazio a due solisti d’eccezione: il flautista Massimo De Mattia e il saxofonista Nevio Zaninotto.

La copertina del lavoro è una foto di Cecilia Ibañez che ritrae la star internazionale del burlesque Cleo Viper, una delle artiste italiane che incarna questa nuova commistione fra gusto del passato e gusto contemporaneo. Anche i titoli delle canzoni hanno subito un cambiamento, ecco la tracklist:

01. Un inverno swing a Pordenone
02. Signorina Rock Time
03. Il mondo prima di Elvis
04. La mia vita senza rock
05. Puoi dirlo a tutti exotica
06. Ai cacciatori piace il jazz
07. Occhi bassi serenade (feat. Maria Antonietta)
08. Volo sulla mia città con la Big Band
09. La faccia della Blue Moon
10. Primitivi del jazz

Dice Bruno Cesselli direttore dell’orchestra e della registrazione sul lavoro: “Manomettere “La mia vita senza te” con tanto di Corale degli ottoni lì in mezzo, cercando i suoni dell’orchestra solo tra i testi e le linee della melodia. Apprendere solo molto tempo dopo che hai fatto la partitura il perché quel brano è stato scritto, e sorprenderti a pensare che quel Corale in “stile severo” ci voleva proprio. Tutto questo senza condizionamenti, nella più completa libertà, disponibili a correre tutti i
rischi, musicali e non… Come desiderare di più?”.

Mauro Darpin, arrangiatore de Il mondo prima e saxofonista dice: “Sostituire la chitarra con i fiati, la batteria rock con una pulsazione jazz e gli accordi tonali con una progressione di tipo modale; aprire il brano all’improvvisazione del sax soprano e la trasformazione è compiuta!”.

Mirko Cisilino, trombettista e arrangiatore: “Ciò che emoziona più profondamente nella musica sono le melodie, ben prima di qualsiasi testo o arrangiamento. Spesso queste emozioni ci fanno agire senza troppo pensare, istintivamente, tirando fuori tutto il necessario alla creazione di una grande opera. Le melodie della voce, del basso, della chitarra, che continuamente ritornano alla mente, sono state semplicemente accompagnate verso una grande orchestra che le ha reinterpretate in modo del tutto originale.”.